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allergia al caffè

L’allergia al caffè: come riconoscerla 

Dr. Filippo Fassio

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L’allergia al caffè è abbastanza rara: la letteratura scientifica ne ha identificati solo alcuni casi, in particolare tra le persone che, per motivi professionali (raccolta, lavorazione, conservazione), entrano spesso in contatto con i chicchi di caffè verde e la loro polvere. Ma anche altri soggetti possono soffrire di allergia alla caffeina. 

Distinguere tra allergia al caffè e intolleranza 

I sintomi dell’allergia al caffè possono riguardare l’apparato gastro intestinale: 

  • Nausea e vomito 
  • Crampi addominali 
  • Diarrea 

l’apparto circolatorio e cardiaco: 

  • Pulsazioni deboli o picchi elevati di pressione sanguigna 
  • Respiro difficoltoso o sibilante 
  • Perdita di coscienza 

o la cute: 

  • Pallore 
  • Rush cutanei 

Nei casi più gravi, il soggetto allergico può andare in contro a shock anafilattico, con conseguenze molto gravi. 

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Chi invece non è allergico, bensì solamente intollerante al caffè o particolarmente sensibile a determinate sostanze che ne sono contenute, manifesta altri sintomi, che non hanno nel modo più assoluto conseguenze pesanti come quelle derivanti dall’allergia, tantomeno pericolose per il soggetto. 

I sintomi più comuni dell’intolleranza al caffè sono: 

  • Sensazioni di disagio 
  • Irritabilità del carattere 
  • Ansia e nervosismo 
  • Insonnia o turbe del sonno 
  • Crampi addominali 
  • Pressione sanguigna elevata e alta frequenza cardiaca 
  • Spasmi muscolari involontari 

Generalmente questi sintomi, nelle persone che soffrono “solo” di intolleranza al caffè, scompaiono completamente cessando il consumo della bevanda. In questi soggetti durante i periodi di consumo di caffè si può assistere ad incrementi di disturbi gastrointestinali già presenti, come reflusso o bruciore di stomaco. Infatti, la caffeina presente nel caffè rilassa gli sfinteri posti nella parte terminale del tubo digestivo, causando una risalita degli acidi. 

Troppa caffeina o allergia al caffè? 

Può accadere che qualcuno, che in realtà sta semplicemente bevendo dosi eccessive di caffè, stia male e pensi di essere allergico alla caffeina. 

Si consideri che il consiglio è quello di non superare una dose giornaliera di 400 milligrammi di caffeina, corrispondenti all’incirca a 4 tazzine di caffè. 

Al di là di questo dosaggio è probabile riscontrare la sintomatologia sopra indicata. Questo ovviamente non significa che il soggetto sia allergico! 

Cosa evitare a tavola? 

Chi è allergico deve evitare il consumo del caffè e della caffeina, in particolare: 

  • Caffè 
  • Diversi tipi di tè, tra cui tè verde, bianco e nero 
  • Bibite energizzanti 
  • Alcuni soft drink e bibite gassate 
  • Alcune barrette energetiche 
  • Cacao 
  • Cioccolata 

Ma anche alcuni chewing-gum, caramelle e vitamine hanno la caffeina tra i loro ingredienti. 

Il caffè decaffeinato o il tè possono contenere ancora una piccola quantità di caffeina, che in persone particolarmente sensibili può provocare delle reazioni allergiche. 

 

Leggi ulteriori dettagli sull’allergia al caffè. 

Dr. Filippo Fassio

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Allergologo, appassionato di allergologia e Allergy Blogger. Lavoro tra Firenze, Pistoia e Lucca. E cerco di fare del mio meglio per arrivare sempre alla soluzione del problema!
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