La relazione tra allergia e predisposizione a problemi cardiovascolari
Secondo un recente studio dell’Università di Chicago e pubblicato sul Journal of Allergy and Clinical Immunolgy, i bambini con disturbi cronici infiammatori, come asma, rinite o eczema presentano più alti fattori di rischio per l’insorgenza di malattie cardiovascolari.
Da ricerche precedenti sapevamo già della correlazione tra disturbi cardiovascolari e eczema negli adulti. Quello che mancava erano dei dati sulla popolazione pediatrica.
È stato quindi effettuato uno studio su oltre 13 mila bambini e ragazzi in età comprese tra gli zero e i 17 anni e, tra questi, il 14% soffre di asma, il 16,6% di rinite allergica e il 12% di eczema.
I ricercatori, basandosi sui dati offerti dal campione indagato, hanno rilevato che i bambini e i ragazzi che soffrono di asma e rinite allergica, presentano allo stesso tempo situazioni di sovrappeso, di obesità, di pressione alta e di colesterolo alto (ma non di diabete). I soggetti con eczema invece, soffrono anche di sovrappeso o di obesità (ma non di pressione alta, colesterolo alto e nemmeno di diabete).
Questo significa che in alcuni bambini con problemi di salute comuni (come possono essere le forme allergiche), si possono riscontrare delle conseguenze molto più serie (malattie cardiovascolari).
La presenza di problemi cardiovascolari non ha valori molto differenti tra bambini allergici e bambini non allergici. Ma questo lo si deve alla bassa prevalenza di fattori di rischio di malattie del cuore prima di una certa età. Per esempio, sempre secondo i risultati di questa ricerca, l’asma e la rinite sono associati all’1,3% e all’1,1% di maggiore rischio di pressione alta e allo 0,9%, per entrambi, di maggiore rischio di colesterolo.
Non tutti i bambini con allergie gravi sviluppano malattie cardiovascolari. Ma allo stesso tempo, da altri studi, sappiamo che gli stessi soggetti soffrono di disturbi cronici del sonno, conducono una vita maggiormente sedentaria (a causa di limitazioni imposte loro dalla patologia) ed assumono corticosteroidi ed altri farmaci che limitano l’azione del sistema immunitario: tutti questi fattori sono all’origine dell’aumento di peso (e quindi di un fattore di rischio cardiovascolare).
Ulteriori ricerche dovranno ora stabilire se il trattamento precoce ed aggressivo delle allergie possa dare risultati positivi nella riduzione dei fattori di rischio cardiovascolare.