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Cani e gatti ipoallergenici: non ci sono prove scientifiche

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Si parla spesso di cani e gatti ipoallergenici ma ad oggi le prove scientifiche a favore della effettiva presenza di razze meno inclini a scatenare allergia scarseggiano.

In questo post analizzeremo quanto dimostrato da un lavoro di ricerca scientifica dal titolo ‘Can f 1 levels in hair and homes of different dog breeds: lack of evidence to describe any dog breed as hypoallergenic’ (Livelli di Can f1 nei capelli e nelle case di cani di diverse razze di canine: mancanza di prove per cui si possa descrivere qualsiasi cane di razza come ipoallergenico), che ha esaminato i livelli di Can f 1 (l’allergene maggiore derivato dal cane) presenti nei peli di diverse razze di cani rilevando che non possibile effettuare distinzioni di allergenicità sulla base della razza degli animali.

Nello studo, a firma Vredegoor et al, sono state comparate le cosiddette “razze ipoallergeniche” (labrador, barboncino, cane da acqua spagnolo, airedale terrier) con altre razze di cani considerate “non ipoallergeniche” (golden retriever e altre 47 razze, inclusi numerosi incroci), raccogliendo campioni di pelo dall’aria e dai pavimenti delle case abitate da questi cani.

I risultati dello studio hanno dimostrato che i livelli di allergene presenti nei peli del cane sono significativamente legate alla razza ma anche che all’interno della stessa razza è presente un’alta variabilità. I livelli di Can f 1 infatti in alcuni casi sono risultati significativamente più alti nei campioni raccolti da cani di razze considerate ipoallergeniche, che dunque non sono meno inclini a scatenare allergie rispetto alle altre razze. Nonostante la presenza di alcune variabili, come la pulizia del cane per esempio, questi elementi non hanno influito in maniera significativa sui risultati dello studio.

Le conclusioni di questo lavoro sono confermate da un secondo studio pubblicato a luglio 2011. Anche in questo caso comparando i livelli di allergeni tra razze considerate “allergeniche” o “non allergeniche” si è giunti alla conclusione che non vi sia prova della effettiva esistenza di razze non allergeniche. E per gli allergeni legati al gatto può essere fatto un discorso similare.

In conclusione, la razza dell’animale domestico (cane o gatto) non è di per sé un fattore fondamentale nella decisione, per il soggetto allergico, di prendere o meno un animale in casa.

Quando l’animale è già presente, invece, occorrerà adottare particolari precauzioni per evitare quanto più possibile il contatto con gli allergeni, per esempio evitando la presenza in casa degli animali e preferendo dedicare loro un’area del giardino o del cortile.

Foto: Wikimedia Commons

 

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Allergologo, appassionato di allergologia e Allergy Blogger. Lavoro tra Firenze, Pistoia e Lucca. E cerco di fare del mio meglio per arrivare sempre alla soluzione del problema!
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