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Incidenza e sintomi dell’allergia al veleno di insetti

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Api, vespe e calabroni pungono ogni anno, nella stagione primaverile ed estiva, tantissime persone. Nella maggior parte dei casi lo spiacevole incidente si risolve in poche ore con arrossamenti locali passeggeri accompagnati da bruciore e gonfiore dovuti al veleno che questi animali iniettano al momento della puntura. Per una piccola percentuale di soggetti invece il contatto con il veleno degli imenotteri può provocare una sensibilizzazione allergica e causare reazioni allergiche anche gravi.

Secondo dati recenti l’incidenza delle reazioni allergiche sistemiche alle punture di imenotteri si attesta intorno al 2-5% della popolazione adulta. Circa l’1% di queste reazioni allergiche è di tipo anafilattico. Le categorie che maggiormente risultano esposte a questo tipo di allergia sono proprio quelle che, per lavoro o per zona di residenza, sono maggiormente esposte alle punture di questi insetti: apicoltori, agricoltori, giardinieri, abitanti di zone rurali.

Generalmente la sensibilizzazione allergica al veleno di insetti si sviluppa dopo una prima puntura che provoca nell’individuo la produzione di anticorpi IgE; la reazione allergica, invece, si sviluppa alla puntura successiva alla sensibilizzazione. DI conseguenza, la reazione allergica diregola non si manifesta mai dopo la prima puntura in assoluto.

I più a rischio di reazioni allergiche sono gli uomini al di sotto dei trent’anni. Tuttavia i soggetti punti con maggiore frequenza sono (parzialmente) protetti dallo sviluppo di reazioni allergiche, poiché la quantità di veleno ricevuta con ogni puntura svolge una sorta di effetto iposensibilizzante; mentre un intervallo di almeno due mesi tra due punture costituisce il maggiore fattore di rischio.

Le reazioni allergiche di maggiore gravità di riscontrano generalmente negli anziani, ma questo è dovuto al fatto che in questi soggetti le condizioni cliniche, in particolare cardiocircolatorie, sono tali da influenzare in maniera negativa i possibili effetti dell’allergia. Anche l’assunzione di determinate terapie farmacologiche può avere un ruolo in questo senso.

I sintomi di un’allergia al veleno degli imenotteri possono variare dalla semplice reazione locale estesa (gonfiore e arrossamento con diametro superiore ai dieci centimetri e durata della reazione superiore alle ventiquattro ore) fino allo shock anafilattico (reazione sistemica grave, potenzialmente letale). Le reazioni sistemiche (cioè quelle che non sono localizzate ma interessano tutto l’organismo) generalmente compaiono subito dopo la puntura ed è raro che si manifestino dopo oltre trenta minuti. I sintomi possono comprendere vampate di calore e orticaria ma anche, più raramente, crampi addominali, nausea, dolore pelvico. Possono inoltre presentarsi sintomi respiratori, che vengono causati dal rigonfiamento della laringe, e sintomi come una accelerazione del battito cardiaco e un forte abbassamento della pressione arteriosa.

Ultimo aggiornamento 11-7-2013 Foto: Flickr.com

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Allergologo, appassionato di allergologia e Allergy Blogger. Lavoro tra Firenze, Pistoia e Lucca. E cerco di fare del mio meglio per arrivare sempre alla soluzione del problema!
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