
Classificazione dell’orticaria
Il criterio più frequentemente seguito ai fini della classificazione della SOA è quello temporale, per cui si distinguono forme acute la cui durata è inferiore alle 6 settimane, e forme croniche se la durata è pari o superiore alle 6 settimane: in quest’ultimo caso i sintomi sono presenti quotidianamente o quasi e consistono di pomfi pruriginosi che individualmente durano meno di 24 ore. Il limite temporale di 6 settimane deve essere comunque considerato orientativo e non vincolante ai fini della decisione di intraprendere o meno gli accertamenti diagnostici: tale decisione deve basarsi sempre su criteri clinici e ananmnestici. L’orticaria cronica si associa ad angioedema in circa il 50% dei casi e la sua frequenza in età pediatrica è molto incerta (valori molto difformi in letteratura e variabili dal 5 al 20-30% dei casi di orticaria); la sua prognosi sembra migliore nel bambino tendendo a guarire entro i 2 – 3 anni contro una durata media di 3-5 anni nell’adulto.Diagnosi dell’orticaria
La diagnostica riguardo alle cause di orticaria è molto complessa, perchè numerosissime condizioni fisiologiche o patologiche possono associarsi alla comparsa di orticaria.
La terapia, qualora la causa scatenante non sia individuabile e/o rimovibile, si basa essenzialmente sull’utilizzo di farmaci anti-istaminici. Anche una dieta povere di alimenti istamino-liberatori e di additivi alimentari talvolta può contribuire a ridurre le manifestazioni cutanee.