Dermatite Atopica

Dermatite Atopica

Cosa è la dermatite atopica, come si manifesta, e sopratutto come si cura? Ecco qui alcune informazioni utili per conoscere questa malattia.

La dermatite atopica o eczema atopico è una malattia infiammatoria della pelle caratterizzata principalmente da: [checklist]
  • Prurito, spesso molto intenso
  • Lesioni cutanee tipo eczema con localizzazione tipica
  • Lunga durata nel tempo, con fasi di miglioramento ed altre di peggioramento
  • Storia personale o familiare di malattie allergiche
[/checklist] Dermatite AtopicaLa dermatite atopica  inizia precocemente nell’infanzia; si può avere anche nel neonato, tuttavia in queste fasi non si osservano vere e proprie lesioni eczematose; nel 90% dei casi insorge prima dei 5 anni di età. Sembra che il numero di casi di dermatite atopica sia in aumento, attualmente si stima che sia presente nel 10% dei bambini e nel  6-7% degli adulti del Nord Europa. L’andamento è generalmente cronico con un susseguirsi di periodi di remissione e di peggioramento. Con la crescita, una buona parte dei bambini guariscono spontaneamente dalla dermatite atopica, tuttavia è ancora oggi molto difficile stimare quanti soggetti presentino ancora la dermatite atopica da adulti (i dati varia dal 28% all’84% di remissione prima di compiere 20 anni). In ogni caso la gravità delle lesioni tende a diminuire, ma rimane elevato il rischio di riaccensione in caso di esposizione a stimoli irritanti (ad es. dermatite delle mani in caso di esposizione professionale ad irritanti). Nell’80% dei casi la dermatite atopica si associa a sensibilizzazione allergica nei confronti di allergeni ambientali o alimentari (dermatite atopica “estrinseca”), mentre nel 20% dei casi non si ha riscontro di IgE specifiche per allergeni  (dermatite atopica “intrinseca”).   [title size=”2″]Come si manifesta la dermatite atopica?[/title] Ovviamente, le manifestazioni tipiche sono le lesioni cutanee tipo eczema. La distribuzione delle lesioni cutanee eczematose, tuttavia, varia a seconda dell’età: [checklist]
  • nel neonato: sulle guance e sulla superficie estensoria dei gomiti e delle ginocchia
  • nel bambino piccolo: si ha progressivo interessamento del collo, delle mani e dei piedi
  • nel bambino cresciuto: coinvolgimento predominante del volto e delle superfici flessorie di gomiti e ginocchia
  • nell’adulto: lesioni diffuse con particolare coinvolgimento del tronco
[/checklist] La cute si presenta secca, di colorito pallido. Essa è in genere molto sensibile agli stimoli irritativi e si presenta modestamente pruriginosa (anche su zone non lese). Essendo continuamente sottoposta a grattamento ed escoriazione con il tempo assume aspetto ispessito e ruvido (cute lichenificata). Una zona spesso interessata è quella del contorno occhi, con piccole rughe perioculari (pieghe di Dennie-Morgan); in alcuni casi si può avere la perdita dalla parte laterale delle sopracciglia dovuta allo sfregamento sul cuscino durante il sonno (segno di Hertoghe). Tuttavia anche gli occhi possono essere interessati in corso di dermatite atopica. La cheratocongiuntivite atopica è costantemente bilaterale e si presenta con prurito, bruciore, lacrimazione e abbondante secrezione di muco. È spesso associata a dermatite delle palpebre. Inoltre i pazienti affetti da dermatite atopica spesso hanno una dermatite non specifica delle mani; tale manifestazione, in genere su base irritativa, è aggravata in caso di continua umidificazione delle mani, ad esempio in ambito professionale. Pazienti con dermatite atopica in atto o pregressa hanno un rischio almeno doppio di sviluppare dermatite dopo esposizione professionale ad agenti irritanti.   [title size=”2″]Come si cura la dermatite atopica?[/title] La parte fondamentale della terapia è costituita da farmaci che possano bloccare l’infiammazione della cute;  tra questi abbiamo: [checklist]
  • Cortisonici per uso locale: sono il fondamento della terapia della dermatite atopica, in quanto riducono l’infiammazione ed il prurito e sono efficaci sia in fase acuta che in cronico. In Europa vengono classificati in 4 classi: in genere si adopera un cortsonico di grado I sul volto (idrocortisone o prednisolone) ed uno di grado II (triamcinolone, idrocortisone butirrato) sul resto del corpo. Il volto è particolarmente sensibile agli effetti avversi di questa terapia, come assottigliamento della cute fino all’atrofia, ipopigmentazione, teleangiectasie, acne, infezioni secondarie, strie rubre.
  • Inibitori della calcineurina per uso locale (tacrolimus e pimecrolimus): sono efficaci e non gravati dagli effetti avversi della terapia cortisonica topica, per cui sono particolarmente indicati nelle regioni sensibili.
  • Cortisonici per uso sistemico: efficaci anche nelle forme gravi, ma il trattamento deve essere limitato nel tempo.
  • Inibitori della calcineurina per uso sistemico, ad esempio la Ciclosporina A, efficace a dosaggi di 2,5-5 mg/Kg.
[/checklist] Inoltre vengono spesso utilizzati, in associazione ai precedenti, farmaci anti-microbici (per prevenire o curare le sovrainfezioni della cute) ed antistaminici, impiegati per sedare il prurito. Spesso i pazienti traggono maggiore giovamento dagli antistaminici meno recenti con azione sedativa che dai più moderni anti-H1 non sedativi, per una migliore qualità del sonno.