Molte persone, soprattutto nel caso vi siano bambini in casa che ne abbiano espresso il desiderio, hanno deciso di condividere le mura domestiche con un animale di piccola taglia: un gatto, un cane, un uccellino, un hamster, un coniglio…
Tutti gli animali a sangue caldo, però, possono essere potenzialmente all’origine di reazioni allergiche tra le persone. Non vi sono alcune razze di cani o di gatti che siano meno “allergizzanti” di altre. Anzi, pure i cavalli (ed anche bovini e suini) risultano essere portatori di allergeni: il semplice cavalcare o il fatto di stare in prossimità di un equino può far scaturire delle reazioni nei soggetti allergici.
Gli allergeni e le manifestazioni allergiche
Le proteine allergeniche possono essere presenti nel pelo, nelle scaglie di pelle morta, e anche nelle secrezioni come urine e saliva.
Tra i fattori di rischio, la predisposizione familiare all’allergia e all’asma è uno dei principali.
Nei soggetti allergici agli animali, al contatto con l’allergene, si scatena una reazione di ipersensibilità con coinvolgimento soprattutto delle vie respiratorie. Le manifestazioni più frequenti sono quelle tipiche della rinite allergica e dell’asma: naso chiuso, secrezione nasale e starnuti, oltre a congiuntivite, difficoltà respiratoria cui possono sommarsi anche reazioni di tipo cutaneo, come dermatite atopica ed orticaria.
Evitare la convivenza con l’animale domestico
In caso uno dei componenti della famiglia sia allergico agli animali, la soluzione migliore – in linea teorica – consiste nell’allontanare (se già presente) l’animale dall’abitazione. A questo punto però bisogna considerare che le sue tracce, per quanto si pulisca a fondo la casa, rimarranno per un periodo di 5 o 6 mesi all’interno delle mura domestiche. Quindi è del tutto ovvio che i sintomi nel soggetto sensibile non scompaiano immediatamente, ma vadano progressivamente diminuendo.
Nel caso in cui non si voglia separarsi dall’amico a quattro (o due) zampe, vi sono delle possibilità di ridurre la presenza di allergeni all’interno dell’abitazione e di conseguenza anche ridurre i sintomi.
I possibili rimedi
Per ridurre la quantità di allergeni nell’aria domestica, si può tentare di:
- Pulire accuratamente l’abitazione, con regolare frequenza, utilizzando un’aspirapolvere con filtro ad alta efficienza (filtro HEPA)
- Installare un depuratore d’aria filtro HEPA in casa
- Impedire all’animale l’accesso alle camere da letto
- Evitare il contatto con l’animale e lavarsi le mani dopo un eventuale contatto
- Lavare regolarmente l’animale (una volta ogni sette giorni per i gatti, due volte a settimana per i cani)
L’uso combinato di più strategie determina i risultati migliori.
Nessun problema, invece, se l’animale domestico sta fuori casa: in quel caso gli allergeni si disperdono nell’ambiente invece che concentrarsi all’interno dell’abitazione.