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Allergia al gatto: ecco quali sono gli allergeni

  Essere allergici al gatto significa essere allergici ad uno o più degli allergeni presenti nel pelo, nella saliva e sulla pelle di questo animale. Ecco quali sono: Fel d 1 (secretoglobulina): è comunemente considerato il principale allergene legato a questo animale perché circa il 90% degli allergici al gatto sono sensibilizzati nei confronti di questo allergene. Tutte le razze di gatto presenti in natura producono questo allergene, ma è bene sapere che i maschi ne producono in quantità maggiori rispetto alle femmine. Fel d 2 (albumina di gatto): un allergene presente in tutti i gatti. Secondo uno studio condotto su 117 soggetti con allergia al gatto il 22% dei pazienti ha anticorpi IgE specifici per l’albumina. Si tratta di un allergene molto simile alla albumina di maiale e per questo chi reagisce a questo allergene può essere soggetto ad allergie crociate con la carne di maiale. Fel d 3 (cistatina): una percentuale compresa tra il 60% e il 90% degli allergici al gatto ha anticorpi IgE specifici per questo allergene. Fel d 4 (lipocalina): questo allergene si trova principalmente nella saliva del gatto. Può portare a cross reattività con un allergene molto simile presente nel cane (Can f 2). Uno studio, infatti, ha rilevato con in 68 soggetti su un totale di 109 è stato possibile rilevare anticorpi IgE specifici per questo tipo di allergene sia nella variante del gatto che in quella del cane. Fel d 5 (IgA) e Fel d 6 (IgM). La fonte principale dell’allergene IgA è la saliva del gatto. Fel d 7: un altro tipo di lipocalina molto simile a Fel d 4. A proposito dell’esposizione a questi allergeni, è importante sapere che la presenza di Fel d 1 in un ambiente non varia al variare di fattori come la lunghezza del pelo o la frequenza dei lavaggi. Inoltre, per chi ha un gatto in casa, è importante ricordare che l’allergia agli acari della polvere può peggiorare se si ha un animale dentro casa: l’acaro infatti si ciba volentieri dei peli che il nostro amico a quattro zampe perde nel corso della giornata, e trovando così maggiore nutrimento può proliferare ancora di più. Foto: Wikimedia Commons

Info autore

Dr. Filippo Fassio

Allergologo, appassionato di allergologia e Allergy Blogger. Lavoro tra Firenze, Pistoia e Lucca. E cerco di fare del mio meglio per arrivare sempre alla soluzione del problema!