Meno diffusa rispetto alla più conosciuta allergia al pelo di gatto, l’allergia al pelo di cane può essere gestita meglio adottando alcuni semplici accorgimenti. Vediamo quali sono.
Proprio come accade per l’allergia al pelo di gatto, non è il pelo dell’animale in sé ad essere la causa dell’allergia. Gli allergeni infatti sono presenti nella saliva, nelle ghiandole sebacee e nell’urina dell’animale. Il pelo dunque è soltanto uno dei veicoli attraverso il quale si entra in contatto con l’allergene.
Per mantenere bassa la concentrazione di allergeni in casa e sul pelo dell’animale può essere utile adottare alcuni accorgimenti:
- Lavare spesso il cane, una volta a settimana circa, e spazzolarlo almeno una volta al giorno, in alternativa sono in commercio delle salviettine umidificate utili per mantenere pulito il pelo del nostro amico a quattro zampe.
- Preferire giocattoli in plastica, facilmente lavabili.
- Impedire che il cane abbia accesso alle camere da letto, al divano o ai cuscini.
- Provvedere di frequente alla pulizia della cuccia.
- Utilizzare un aspirapolvere con filtri per l’aria ad alta efficienza.
Come accade per i gatti, non esistono razze di cane completamente anallergiche, ma ne esistono alcune che, secondo alcune fonti, sono meno inclini a scatenare l’allergia, poiché producono allergeni in quantità minore. Tra questi, l’American Kennel Club, registro americano per i cani di razza, indica maltese, schnauzer, kerry blue terrier, bichon frisé e irish water spaniel.
A smentire questa teoria sono invece i ricercatori dell’Henry Ford Hospital di Detroit che, analizzando i livelli di allergeni nelle case di 173 proprietari di cani, hanno concluso che non è possibile confermare la minor produzione di allergeni da parte di una razza di cane. Lo studio ha però indicato che l’esposizione al cane nei primi anni di vita può aiutare a dotare il bambino di una protezione contro lo sviluppo di questo tipo di allergia in età adulta.
In caso di dubbia allergia al cane, specialmente prima di prendere con sé Fido, è sempre consigliabile una valutazione allergologica con effettuazione di prick test, che potrà fugare il dubbio.
(Foto: Flickr.com)
